Il Consiglio dei ministri nella seduta del 4 settembre 2024 ha approvato un decreto legge - non ancora pubblicato sulla gazzetta ufficiale - che introduce disposizioni urgenti concordate con l'Unione Europea e resesi necessarie per evitare le conseguenze derivanti dalle procedure di infrazione e pre infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.
Con il decreto legge in questione si affronta anche la tematica delle concessioni demaniali marittime (stabilimenti balneari) ed, i punti principali della riforma sono l’estensione della validità delle attuali concessioni demaniali fino al settembre 2027, l’obbligo di avviare le gare entro il giugno 2027, la durata delle nuove concessioni da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati, l’assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione, che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare, l’indennizzo per il concessionario uscente a carico del concessionario subentrante e pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. Tra i criteri di valutazione delle offerte, sarà considerato anche l’essere stato titolare, nei cinque anni precedenti, di una concessione balneare quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare.
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