Mediazione civile: il TAR respinge il ricorso del Codacons

Pubblicato il 24 marzo 2025 alle ore 10:13

Nel 2024 il Codacons ha proposto ricorso per l’annullamento del Decreto del Ministero della Giustizia 24 ottobre 2023, n. 150 (pubblicato in G.U. n. 255 del 31 ottobre 2023), recante il Regolamento per la determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione e dell’elenco degli enti di formazione, nonché per l’approvazione delle relative indennità spettanti agli organismi.

Il TAR competente ha respinto il ricorso, ritenendo che le disposizioni impugnate non ledano in alcun modo il diritto delle parti all’accesso alla giustizia, né risultino in contrasto con i principi costituzionali.

Secondo il Collegio, le previsioni oggetto di contestazione si inseriscono coerentemente nel quadro della riforma della mediazione, perseguendo l’obiettivo di rafforzare l’istituto e valorizzare la professionalità dei mediatori, senza incorrere in profili di illegittimità costituzionale.

È stata inoltre disattesa la censura di incostituzionalità dell’art. 5 del D.Lgs. n. 28/2010, e il TAR ha ritenuto non sussistenti i presupposti per accogliere la richiesta – formulata nel ricorso introduttivo – di rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
A giudizio del Tribunale, infatti, la rinnovata configurazione della mediazione civile appare pienamente conforme agli obiettivi della normativa UE, volta a favorire strumenti alternativi di risoluzione delle controversie, rapidi ed economicamente sostenibili, in materia civile e commerciale.


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