Configurabilità del delitto di estorsione in relazione alla minaccia di azioni legali

Pubblicato il 17 settembre 2024 alle ore 07:15

La Corte di Cassazione con la sentenza del 13 settembre 2024, n. 34636 si è espressa in tema di configurabilità del delitto di estorsione in relazione alla minaccia di azioni legali.

Per i giudici della suprema corte, l’estorsione, sia tentata, che consumata, è integrata solo qualora l'azione promossa costituisca il mezzo per ottenere un profitto ingiusto "fuori dal giudizio", essendo funzionale a costringere li convenuto, a consegnare somme a titolo formalmente "transattivo", ma invero, privo di qualunque giustificazione, e, dunque, ingiusto.

Fatto: La Corte d'Appello di Napoli confermava la responsabilità penale di ... omissis ... pr i reato di estorsione consumata. Si contestava allo stesso di avere minacciato .... omissis ... di conseguenze legali sfavorevoli che sarebbero conseguite dall'azione civile intentata da ... omissis ... figlio della compagna di ... omosssis ... funzionale rivendicare la proprietà dell'immobile acquistato dalla parte civile ... omisssis ... con l'intermeddiazione di ... omissis ... così inducendo .... omissis ...a consegnare al ricorrente 20.000 euro, in adempimento dell'accordo transattivo stragiudiziale che la parte era stata costretta a sottoscrivere per assicurarsi la rinuncia alle azioni giudiziarie già intentate. ... omissis ..

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