Via libera ai mini-trasferimenti dei dirigenti sindacali nelle pubbliche amministrazioni

Pubblicato il 24 aprile 2024 alle ore 23:01

Il Tribunale di Sassari con una sentenza dello scorso 2 aprile, sulla scorta dei principi già tracciati dalla giurisprudenza di legittimità, ha precisato i limiti entro i quali un ente locale possa trasferire dirigenti sindacali ed RSU.

Preliminarmente, nell’ambito dei trasferimenti dei rappresentanti sindacali operanti nel pubblico impiego privatizzato, si rileva che -in applicazione dello Statuto dei lavoratori- il contratto quadro del 4 dicembre 2017 “SULLE MODALITÀ DI UTILIZZO DEI DISTACCHI, ASPETTATIVE E PERMESSI, NONCHÉ DELLE ALTRE PREROGATIVE SINDACALI”, applicabile in maniera trasversale a tutte le pubbliche amministrazioni, prevede espressamente che affinché un Comune possa trasferire legittimamente un dirigente sindacale o un componente la RSU in una circoscrizione diversa è necessario il nulla osta dell’organizzazione sindacale cui appartiene il soggetto da trasferire.

Il Tribunale di Sassari, sfatando la convinzione secondo cui il nulla osta è sempre necessario, ha stabilito che nel caso di trasferimento del dirigente sindacale in una sede ricadente nello stesso comune e nella stessa circoscrizione non sarà necessario richiedere all’organizzazione sindacale di appartenenza tale nulla osta.

Nel caso esaminato, il Tribunale sardo ha anche rigettato il ricorso d’urgenza presentato dei dirigenti interessati dal trasferimento e dal segretario del sindacato per condotta antisindacale, negando la legittimazione dei singoli, legittimati ad impugnare i trasferimenti soltanto se in violazione di norme o contratti.

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