Segnaliamo un recente sentenza della Cassazione a Sezioni Unite, Depositata il 12 aprile - Udienza del 30.11.2023 - che ha affermato il principio di diritto: Se nel giudizio d'Appello ex art. 310 cod.proc.pen. proposto dall'imputato avverso provvedimenti di misure cautelari personali, l'oggetto della cognizione sia delimitato dagli elementi sui quali era fondata, la richiesta ai sensi dell'art. 299 del cod.proc. pen. decisa con il provvedimento appellato.
La questione sulla quale la Suprema Corte è stata chiamata a pronunziarsi è, in altri termini, quella dell'ampiezza dei poteri cognitivi del giudice dell'appello cautelare.
PRINCIPIO di DIRITTO: Nel giudizio d'appello cautelare, celebrato nelle forme e con l'osservanza dei termini previsti dall'art. 127 del cod.proc.pen., possono essere prodotti dalle parti elemento probatori "nuovi" nel rispetto del contraddittorio e del principio di devoluzione, contrsseganto dalla contestazione, dalla richiesta originaria e dai motivi contenuti nell'atto di appello.
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