Diritto di cronaca: è diffamatorio indicare a mezzo stampa la qualità di imputato piuttosto che quella di indagato?

Pubblicato il 26 maggio 2024 alle ore 08:38

Ordinanza interlocutoria Numero: 12239, del 06/05/2024 (DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA Ud.15/02/2024)

"La Corte di Cassazione Sezione Prima civile, in tema di responsabilità da diffamazione a mezzo stampa, ha disposto, ai sensi dell’art. 374, comma 2, c.p.c., la trasmissione del ricorso al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite della questione di massima di particolare importanza - sulla quale ha dato atto della sussistenza di un contrasto nella giurisprudenza civile e penale - concernente il rilievo da assegnare, ai fini della ricorrenza della diffamazione o della scriminante dell’esercizio del diritto di cronaca, alla circostanza che al soggetto che si assume leso dall’articolo di stampa sia stata attribuita, direttamente o indirettamente (anche mediante il richiamo ad atti giudiziari tipizzati o a norme codicistiche) la qualità di imputato, piuttosto che quella di indagato, e la commissione di un reato consumato piuttosto che di un reato tentato".

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